COMUNICATO STAMPA
RACCOLTA FIRME IN 70 GAZEBO IN BERGAMASCA
PER CHIEDERE ELEZIONI SUBITO
La Lega non molla il colpo e torna nuovamente nelle piazze bergamasche. Sabato e domenica, infatti, saranno allestiti ben 70 gazebo in tutta la provincia per raccogliere firme a favore di elezioni immediate.
"Il governo fotocopia partorito dal duo Renzi-Mattarella - dichiara Daniele Belotti, segretario provinciale della Lega Nord - è un insulto al chiaro messaggio lanciato dal risultato del referendum e una presa in giro verso il 60 per cento degli italiani che non voleva più il governo Renzi e che ora, con Gentiloni, si ritrova le stesse facce, con l'aggiunta pure di una falsa laureata all'istruzione".
"La Lega - continua Belotti - vuole elezioni subito e per questo chiede il supporto ai cittadini raccogliendo le firme dei cittadini in questo fine settimana. Per il Carroccio e i suoi militanti si tratta di un ulteriore pesante sforzo organizzativo dopo la massiccia e lunga campagna referendari e considerato il periodo prenatalizio, ma di fronte a questa ennesima umiliazione della volontà popolare da parte del Pd e del "Palazzo romano", non potevamo restare a guardare".
RACCOLTA FIRME IN 70 GAZEBO IN BERGAMASCA
PER CHIEDERE ELEZIONI SUBITO
La Lega non molla il colpo e torna nuovamente nelle piazze bergamasche. Sabato e domenica, infatti, saranno allestiti ben 70 gazebo in tutta la provincia per raccogliere firme a favore di elezioni immediate.
"Il governo fotocopia partorito dal duo Renzi-Mattarella - dichiara Daniele Belotti, segretario provinciale della Lega Nord - è un insulto al chiaro messaggio lanciato dal risultato del referendum e una presa in giro verso il 60 per cento degli italiani che non voleva più il governo Renzi e che ora, con Gentiloni, si ritrova le stesse facce, con l'aggiunta pure di una falsa laureata all'istruzione".
"La Lega - continua Belotti - vuole elezioni subito e per questo chiede il supporto ai cittadini raccogliendo le firme dei cittadini in questo fine settimana. Per il Carroccio e i suoi militanti si tratta di un ulteriore pesante sforzo organizzativo dopo la massiccia e lunga campagna referendari e considerato il periodo prenatalizio, ma di fronte a questa ennesima umiliazione della volontà popolare da parte del Pd e del "Palazzo romano", non potevamo restare a guardare".